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La cessione d’azienda commerciale

La cessione d’azienda commerciale

Il trasferimento di un esercizio commerciale

Nel quotidiano la cessione d’azienda ovvero il trasferimento di un esercizio commerciale si ha ogni volta che un soggetto diventa il nuovo titolare di una società o di un’attività commerciale. Una pasticceria, un bar, un ristorante ovvero un negozio di abbigliamento. La cessione d’azienda implica, infatti, un’operazione societaria mediante la quale muta il titolare dell’attività commerciale. Tutti i rapporti della vecchia attività continuano con il nuovo titolare.  Tra le operazioni societarie sensibili di rientrare in questo novero, oltre alla cessione, vi sono la scissione, la fusione, l’affitto e l’usufrutto. Per le aziende più grandi e strutturate, spesso, la cessione ha ad oggetto solo una parte dell’azienda. In tal caso si parla di trasferimento o cessione di ramo d’azienda. Ciò implica che anche a seguito della cessione, la società conserva una determinata identità con il passato e abbia il medesimo obiettivo societario.

La cessione dell’attività commerciale

Il trasferimento d’azienda è un procedimento che avviene nel piccolo per qualunque attività commerciale dove effettuiamo i nostri acquisti.         

Ti faccio un esempio più che classico.

Tizio è titolare di un’azienda avente ad oggetto l’attività di laboratorio di pasticceria con vendita al pubblico. L’attività è svolta all’interno di un locale in pieno centro storico per il quale Tizio ha un regolare contratto di locazione commerciale. Importante non confondere la titolarità dell’azienda e la proprietà del locale o come più comunemente si dice con la proprietà “delle mura”.  Dopo 20 anni di attività, Tizio decide di voler vendere la stessa per le più svariate motivazioni. Caio decide di investire le proprie risorse e di voler acquistare l’attività di Tizio, l’intera azienda. Acquista anche stigliature ed attrezzature e quindi subentra al contratto di locazione esistente con la proprietà delle mura.

Caio procederà a fare una proposta d’acquisto, che potrà essere redatta mediante una scrittura privata o un contratto preliminare vero e proprio dove prevedere la dazione di una somma di denaro a titolo di caparra confirmatoria. A seguito della proposta d’acquisto, una volta ultimate le trattative, Tizio e Caio dovranno porre in essere un contratto di trasferimento d’azienda.

Il contratto di trasferimento

Un buon contratto per la cessione d’azienda commerciale dovrà avere la forma scritta, tramite atto pubblico (Notaio) o scrittura privata autenticata. L’atto redatto con tali formule sarà opponibile a terzi e necessiterà di iscrizione presso il Registro delle Imprese entro 30 giorni dalla data della stipula. Ho sempre consigliato a tutti i miei assistiti che l’atto di trasferimento venisse stipulato dinnanzi ad un notaio.  Al di fuori dell’esempio di cui sopra, il trasferimento potrebbe avvenire anche a seguito di donazione ovvero per successione, in caso, ad esempio, di morte del titolare.

Il contenuto del contratto di cessione d’azienda.

Al fine di ottenere una tutela completa l’atto di trasferimento dell’azienda dovrà avere un contenuto ben preciso. Fondamentale è la dichiarazione e le garanzie contro gli atti di evizione. In sostanza il venditore, Tizio garantisce che l’azienda in oggetto è libera da ogni vincolo pregiudizievole che ne possa limitare sotto ogni forma il godimento e l’esercizio da parte di Caio. Tizio deve inoltre dichiarare e garantire che l’esercizio dell’attività commerciale in esame è posto in essere conformemente alle autorizzazioni e alle licenze amministrative del caso. Allo stesso tempo Tizio autorizza Caio a far data dalla stipula a subentrare in tutti i contratti e ad effettuare le intestazioni a proprio nome delle varie concessioni, autorizzazioni e licenze amministrative che siano afferenti all’azienda ceduta.

Il prezzo di vendita.

Come in tutti i contratti, anche per la cessione d’azienda commerciale sarà necessario indicare il prezzo di vendita e le modalità di dazione del denaro (unica soluzione, cambiali, ratei, mutuo, finanziamenti) al fine di garantire sia il compratore che il venditore.

Subentro nei contratti di cessione d’azienda: debiti e crediti.

L’acquirente Caio avrà diritto di subentrare in tutti i contratti di fornitura espressamente indicati nel contratto di vendita. E’ quindi molto importante tipizzare all’interno del contratto ed indicare tutti quei contratti in cui le parti hanno intenzione di avvicendarsi (es: luce, acqua, gas, comodato d’uso di bilance, di frigoriferi). Anche a seguito della cessione tutti gli eventuali debiti e crediti derivanti da detti contratti sino alla data di sottoscrizione del contratto di cessione rimarranno interamente a carico e a beneficio del cedente Tizio e pertanto non saranno trasferiti con il ramo di azienda.

Lavoratori dipendenti della precedente azienda.

Il venditore, Tizio è bene che si obblighi a garantire Caio da qualsiasi danno, costo o perdita conseguenti all’eventuale pretesa di lavoratori subordinati e non, relativamente al pregresso rapporto di lavoro intrattenuto con Tizio. Nel caso in cui Caio, il compratore abbia intenzione di riorganizzare interamente l’azienda dovrà precisare all’interno dell’atto che nella cessione d’azienda non sono compresi contratti di lavoro ne sussistono lavoratori dipendenti a qualunque titolo.

Mancato ottenimento di un’autorizzazione: la risoluzione del contratto.

Una delle casistiche di maggiore impatto sul trasferimento di un bene deriva dalla possibilità che le autorizzazioni non vengano concesse e che Caio, il compratore, non possa o non riesca a subentrare al posto di Tizio (venditore). Ad esempio il Comune o la Pubblica Amministrazione non rinnovano l’autorizzazione. Solo ed unicamente nei casi in cui tale mancato ottenimento non sia imputabile al compratore vi suggerisco di inserire una clausola risolutiva. Una clausola mediante la quale il contratto si risolve di diritto ai sensi dell’art. 1353 c.c. che recita: “le parti possono subordinare l’efficacia o la risoluzione del contratto o di un singolo patto a un avvenimento futuro e incerto”. Ciò significa che Caio avrebbe diritto alla restituzione del prezzo pagato per il trasferimento e dovrebbe a sua volta riconsegnare l’azienda a Tizio. Il contratto sarebbe risolto e le parti tornerebbero nelle loro stesse posizioni antecedenti al trasferimento. Inserire tale clausola nel contratto è di vitale importanza considerando l’ingerenza della pubblica amministrazione delle aziende e la reale possibilità che qualcosa vada storto anche senza dolo o colpa di una delle parti.

Il parere di un Professionista: chiedi un preventivo.

Seguire in maniera attenta tutto il negoziato del trasferimento dell’azienda ed infine stipulare un buon contratto di trasferimento è un’attività complessa e faticosa che merita, visti gli interessi in gioco, la giusta considerazione.                                                                                                                             

Rivolgiti al mio Studio Legale per avere un consiglio, un parere ovvero per far seguire l’intero trasferimento d’azienda da un professionista. Ti ricordo che la prima consulenza è gratuita e al termine riceverai un preventivo scritto per l’attività richiesta.