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La negoziazione assistita nella separazione

La negoziazione assistita nella separazione


Come funziona la negoziazione assistita, quanto costa, quali sono le tempistiche.

Tra i vari procedimenti di separazione consensuale, nel 2014 veniva introdotta la negoziazione assistita.

Innovativa e rapida, la negoziazione assistita permette di addivenire alla separazione senza ricorrere al tribunale.

 È un procedimento definito di “separazione breve”.

 E’ piuttosto semplice e l’intero iter dura – di media – tra i 2 e i 5 mesi totali. Ha anche un costo inferiore rispetto alla separazione in Tribunale.

La negoziazione assistita si affianca agli altri procedimenti:

  • Separazione consensuale tramite ricorso in Tribunale;
  • Separazione consensuale dinnanzi il Sindaco/Ufficiale Comunale dello Stato Civile presso il competente Comune.
  • Trasformazione di una Separazione Giudiziale in consensuale.

Quali sono i requisiti della negoziazione assistita nella separazione?

E’ obbligatoria la presenza di un Avvocato per ogni coniuge.

E’ obbligatoria la forma scritta.

È fondamentale che vi sia un accordo tra i coniugi.

È possibile solo se tra i coniugi c’è matrimonio.

Come si svolge la negoziazione assistita per la separazione?

Essa si articola di due atti essenziali:

– la convenzione;

– l’accordo.

Ed in un atto non essenziale: l’invito.

L’invito alla negoziazione per la separazione

Ancor prima degli atti è necessario invitare l’altro coniuge al procedimento.

Qualora i coniugi non siano già d’accordo nel modus operandi, sarà necessario inviare un invito alla negoziazione assistita. Esso potrà avvenire con raccomandata a/r o con Pec da indirizzare all’altro coniuge ovvero al suo avvocato. 

Tale invito dovrà contenere obbligatoriamente:

  • l’indicazione dell’oggetto della controversia;
  • l’indicazione del termine di risposta;
  • l’avvertimento che la mancata risposta avrà valore di rifiuto;
  • mandato e firma della parte autenticata dal proprio avvocato;
  • firma dell’avvocato.

La convenzione di negoziazione assistita nella separazione

Una volta inviato l’invito ed accettato dall’altro coniuge si passa alla CONVENZIONE.

Essa dovrà contenere i seguenti requisiti:

  • impegno a cooperare in buona fede e con lealtà;
  • indicazione del termine non inferiore a un mese ne superiore a tre per la durata (con facoltà di proroga di 30 giorni max ulteriori su accordo delle parti;
  • specifica della controversia;
  • nomina dei legali delle parti;
  • firma delle parti autenticata dagli avvocati;
  • impegno delle parte al dovere della riservatezza.

Contenuti facoltativi:

  • indicazione delle modalità di scambio dei documenti;
  • indicazione di mezzi ulteriori alla risoluzione della controversia come ad es. psicologi, consulenti e mediatori o professionisti in genere.

L’accordo nella negoziazione assistita per la separazione

L’accordo dovrà rispettare anch’esso la forma scritta ed avere alcuni contenuti obbligatori:

  • dare atto del tentativo di conciliazione
  • informativa sulla possibilità di esperire la mediazione familiare
  • firma delle parti
  • dichiarazione degli avvocati di non violazione dei diritti indisponibili e non contrarietà alle norme di ordine pubblico
  • sottoscrizione degli avvocati ed autentica

L’accordo redatto ed autenticato dagli Avvocati dovrà essere inviato, di solito entro 10 giorni – ma non c’è un termine perentorio, ad un PM (pubblico ministero) presso il Tribunale competente. L’atto sarà esaminato dal PM il quale nel caso in cui non ravvisi irregolarità comunicherà agli avvocati il nulla osta necessario agli adempimenti successivi. Il primo e più importante degli adempimenti è la trasmissione  all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune in cui il matrimonio era stato iscritto o trascritto e che annoterà l’accordo sui pubblici registri.

Figli minori nella negoziazione assistita

In presenza di figli minori o incapaci l’accordo non potrà prescindere dai seguenti contenuti ulteriori:

  • informativa circa i diritti dei figli e importanza di trascorrere adeguato tempo con i genitori;
  • affidamento e collocamento dei figli;
  • previsione dei tempi di frequentazione;
  • obblighi di mantenimento.

Il Pm, in questo caso, potrebbe non autorizzare l’accordo. Esso sarà quindi trasmesso al Presidente del Tribunale che fisserà un’udienza di comparizione dei coniugi al fine di modificare i provvedimenti non accolti dal pubblico ministero.

L’accordo che abbia ricevuto il nulla osta del Pm e sia stato inviato all’ufficiale dello stato civile sarà esecutivo (costituisce titolo esecutivo anche per l’iscrizione di ipoteca giudiziale).

Gli avvocati, infine, avranno l’onere di inviare una copia di tutti gli atti al proprio Consiglio dell’Ordine.

La negoziazione assistita è applicabile alla separazione personale, al divorzio, allo scioglimento del matrimonio (divorzio senza rito religioso), alla modifica delle condizioni di separazione, alla modifica delle condizioni di divorzio.

Di quali documenti ho bisogno per la separazione con negoziazione assistita?

  • Estratto per riassunto dell’atto di matrimonio;
  • Certificato di residenza di entrambi i coniugi;
  • Stato di famiglia di entrambi i coniugi;
  • Dichiarazione dei redditi degli ultimi 3 anni.

Quali sono i costi della negoziazione per la separazione assistita?

I costi saranno di media più bassi rispetto a questa, ma dovrò tenere conto del caso concreto e della difficoltà nella redazione degli atti (convenzione ed accordo) e degli incontri necessari alla sottoscrizione dell’accordo definitivo.

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